Il duca di Noto: “sulle orme dei miei predecessori ritorno a testimoniare il mio servizio per la Città e la Chiesa Netina”
La mattina di sabato 18 marzo dinanzi al Municipio, il Principe Jaime di Borbone delle Due Sicilie, erede farnesiano della dinastia delle Due Sicilie, insieme al Sindaco Corrado Figura e alle Autorità locali ha accolto ufficialmente il Vescovo Eletto di Noto, dopo aver fatto ingresso dalla Porta Reale edificato dal Re Ferdinando. Al termine del saluto benaugurante del Primo Cittadino di Noto, il Vescovo Mons. Salvatore Rumeo, ha rivolto il proprio paterno e meditato saluto alla Diocesi e tra le Autorità accorse ha porto il proprio deferente saluto alle Loro Altezze i Principi Jaime e Charlotte di Borbone delle Due Sicilie Duchi di Noto.
Quindi il Principe Jaime di Borbone col Sindaco di Noto si sono recati all’ingresso della Basilica Cattedrale di San Nicolò, con al seguito il Nob. Prof. Salvatore Bordonali di Pirato Delegato della Sicilia Occidentale dell’Ordine Costantiniano e dal Nob. Avv. Ferdinando Testoni Blasco Delegato della Sicilia Orientale, per partecipare alla consacrazione episcopale di Mons. Salvatore Rumeo eletto da Sua Santità Papa Francesco quale 12° Vescovo di Noto.Prima dell’inizio della Sacra celebrazione, il Principe si sofferma per dichiarare ai cronisti accorsi: “nella splendida Basilica ho potuto scorgere l’immutata bellezza del Tempio che, malgrado le ferite causate dal terremoto e dai danni degli anni novanta, non ha smesso di pulsare in modo rinnovato quale cuore della chiesa netina: reso vivo dai tanti fedeli impegnati nella vita ecclesiale e nella società civile”.
Ribandisce ancora il Duca di Noto: “sulle orme dei miei predecessori ritorno a testimoniare il mio servizio per la Città e la Chiesa Netina”
Prima dell’inizio della Sacra celebrazione, il Principe si sofferma per dichiarare ai cronisti accorsi: “nella splendida Basilica ho potuto scorgere l’immutata bellezza del Tempio che, malgrado le ferite causate dal terremoto e dai danni degli anni novanta, non ha smesso di pulsare in modo rinnovato quale cuore della chiesa netina: reso vivo dai tanti fedeli impegnati nella vita ecclesiale e nella società civile”. Ribandisce ancora il Duca di Noto: “sulle orme dei miei predecessori ritorno a testimoniare il mio servizio per la Città e la Chiesa Netina”
Il Principe Jaime, in prima fila accanto al Sindaco di Noto Corrado Figura in fascia tricolore su cui fieramente porta lo stemma di Noto “Città Ducale” e alle massime Autorità locali, é apparso visibilmente commosso e si é soffermato in atto di devozione dinanzi all’urna argentea contenente le reliquie di San Corrado Confalonieri.
Alla liturgia di ordinazione iniziata con la presentazione del Vescovo Eletto e la lettura della Bolla Pontificia di nomina mostrata al Popolo di Dio, é seguito l’atto d’impegno dell’Eletto Presule. Al termine dell’atto d’imposizione della mani da parte dell’Episcopato Siciliano presente e dei Riti esplicativi, é stata celebrata la Santa Eucarestia durante la quale il Duca di Noto si é accostato all’altare maggiore per comunicarsi.
La consacrazione episcopale presieduta da Mons. Mario Russotto Vescovo di Caltanissetta a cui si sono associati quali co-consacranti le Loro Eccellenza Mons. Francesco Lo Manto Arcivescovo di Siracusa e Mons. Giuseppe La Placa Vescovo di Ragusa, é terminata con la lettura dal parte del Cancelliere Vescovile – ai sensi del Codice di Diritto Canonico e giusto mandato Pontificio – della atto di presa di possesso canonico della Diocesi da parte del Vescovo Mons. Salvatore Rumeo nel quale si é data testimonianza a imperitura memoria della presenza delle Loro Altezze i Principi Jaime e Charlotte di Borbone delle Due Sicilie Duchi di Noto al Solenne Rito. Quindi dopo la firma del neo-Vescovo di Noto e dei Presuli consacranti, il lungo è filiale applauso è scrosciato nella Cattedrale provocando la commozione di Mons. Rumeo fino alle lacrime.
Al termine del Solenne Sacro Rito, a cui hanno partecipato i Vescovi della Sicilia con Sua Eminenza il Cardinale Paolo Romeo Arcivescovo Emerito di Palermo, il Principe si é stretto in un abbraccio fraterno col nuovo Vescovo di Noto già Cappellano Gran Croce dell’ Ordine Costantiniano per nomina del Capo della Real Casa e Gran Maestro il Principe Don Pedro di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Calabria e Conte di Caserta. Tra i Presuli presenti l’Arcivescovo di Monreale Mons. Gualtiero Isacchi Gran Croce dell’ Ordine Costantiniano per nomina del luglio dello scorso anno in occasione della propria elezione a alla sede monrealese, si é recato a porgere il paterno saluto al Principe Jaime di Borbone delle Due Sicilie, strappandogli una promessa di tornare presto nel caro luogo del Matrimonio Reale celebratosi nel 2021 e volentieri il Duca di Noto ha raccolto l’affettuoso invito.
Nel seguito quale ultimo atto ufficiale, il Principe Jaime ha incontrato Sua Eccellenza Mons. Giuseppe La Placa Vescovo di Ragusa per tributargli personalmente le insegne di Gran Croce dell’ Ordine Costantiniano nel 2021 dal Gran Maestro e di consegnare il diploma di conferimento munito del sigillo Reale. Durante il colloquio il Principe ha espresso a Mons. La Placa la propria volontà di visitare Ragusa e il Duomo di San Giorgio legato quest’ultimo proprio al Santo Patrono della Sacra Milizia Costantiniana.
Fuori dalla Basilica, numerosi siciliani sono accorsi a dimostrare il loro affetto al giovane Principe Jaime e, chiedendo qualche foto estemporanea a cui il Reale ospite non si è sottratto, hanno augurato di rivederlo presto nel suo ducato di Noto.
Prima di lasciare l’atto ufficiale il Principe Jaime di Borbone si compiace di rilevare come la Diocesi di Caltanissetta abbia donato alla Chiesa Siciliana, tre ottimi “Padri” a guidare il Popolo di Dio che é a Noto, a Ragusa e a Siracusa, eletti da Papa Francesco col loro tratto pastorale affabile e forte memore dell’invito fatto dallo stesso Pontefice a giugno scorso – ricorda lo stesso Principe Jaime – ad esser “Uniti per una terra in regressione” quando, rivolto ai vescovi siciliani ricevuti in udienza in Vaticano, ha evidenziato le bellezze e le crudeltà di una terra di luci e ombre. Il Principe ha riaffermato che, in fedeltà al Romano Pontefice come testimoniato dalla propria Famiglia per secoli e con la propria vita cristiana, i Borbone delle Due Sicilie saranno sempre a fianco dellla Chiesa di Sicilia e per quanto possa sovvenire a questa splendida terra che fu tra le prima a ricevere l’annuncio del Vangelo a Siracusa con San Paolo già nel V secolo d.C. in comunità cristiane già presenti addirittura da epoca precedente.
Tra assiepate ali di fedeli siciliani il Principe erede della millenaria Dinastia Siciliana, accompagnato dal Sindaco di Noto Corrado Figura, ha lasciato la Cattedrale tra molti inviti spontanei a tornare presto anche con la Famiglia Reale al gran completo per tributare l’onore alle antiche vestigia della Città Ducale.
Maglie di presa: ITALPRESS, Diocesi di Noto.