Saturday, May 14, 2016 took place in Ravenna (RA) a meeting of the SMOC Italian delegation Marche – Romagna. They were over the delegate Cav.di J.S. with P.O. count Carlo Cicconi Massi and the chaplain Msgr. Umberto Gasparini about thirty people including Knights, Dames, postulants and loyal Order.
The meeting curated in detail from confrere Cav. Avv. Claudio Angeli, allowed those present to gather in prayer and admiration in a visit to the Church of Sant’Apollinare Nuovo, rich in history and religious significance which certainly reason for the choice on the part of the confrere Cav. Avv. Angeli as reminder to us all the ancient roots of Christianity of which the Constantinian Order is a present sign.
Monsignor Gasparini has clarified that the temple was born as a place of worship for followers of the priest and theologian Arius ; (Libya, 256 – Constantinople, 336), whose “theological current” was branded with heresy in the First Council of Nicaea.
Then led the visiting Prof. Sangiorgi Cellini wife of Cav.di J.S. dr. Domenico Sangiorgi Cellini. The church, explained the prof., is dedicated to St. Martin of Tours, however, it brings its current name only since the ninth century. The name “New” It was given to distinguish it from another church, oldest, called herself Sant’Apollinare . Built by Theodoric king of the Goths in 505, it retains the largest mosaic cycle known so far; It was initially palatine church of Theodoric and his court under the name “Our Domini Jesu Christi” and was then consecrated to St. Martin of Tours, a defender of the Catholic faith and opponent of all heresy. It was purged at the initiative of Bishop Agnello, (as was the custom in those days), from tracks (although only artistic mosaic) of the Arian heresy but were spared the higher orders of the tem ple (mosaic with the “Stories of Christ”and with the Saints and Prophets), while in the lower range, the larger and closer to the observer, they proceeded to a redecoration, who saved only the last scenes with the views of the Port of Classe and Palatium of Theodoric, although purged for a sort of damnatio memoriae of all the portraits, which probably belonged to the same Theodoric and his dignitaries.
The basilica took on its present name until around the ninth century after the relics of St Apollinaris (first bishop of Ravenna) were here allocated, translated from the basilica of Classe to protect them from the danger of pirate raids.
After the visit to the temple Monsignor Gasparini led those present in a spiritual reflection on the occasion of the feast of Pentecost, developing the theme of the Holy Spirit Gift.
After this was followed the celebration of Mass in the beautiful place of the nearby Church of San Francesco.
At the end of the Sacred Rite, soothed the spirit, the meeting concluded with a convivial at the renowned “Circle of Foreigners” of Ravenna.
In closing and before the final farewell the delegate have highlighted some aspects of our delegation and the future projects.
Pellegrinaggio a Ravenna-delegazione SMOC Marche-Romagna
Sabato 14 maggio 2016 si è svolto in Ravenna (RA) un incontro della Delegazione Marche Romagna dell Ordine Costantiniano di San Giorgio. Erano presenti oltre il delegato Cav.di J.S. con P.O. nob.Carlo dei conti Cicconi Massi ed il cappellano di merito mons. Umberto Gasparini circa trenta persone tra Cavalieri, Dame, postulanti ed affezionati dell Ordine.
L incontro, curato dal Confratello ravennate Cav. Avv. Claudio Angeli, ha consentito ai presenti di raccogliersi in preghiera ed ammirazione in una visita alla Chiesa di Sant Apollinare Nuovo, ricca di storia e significati reli-giosi quale motivo certo della scelta dei luoghi da parte del confratello Avv. Angeli a rammentare a noi tutti le radici della cristianità di cui l Ordine Costantiniano è segno attuale.
Monsignor Gasparini ci chiariva come il tempio n ascesse come luogo di culto dei seguaci del presbitero e teologo berbero Arius; (Libia, 256 Costantinopoli, 336), la cui corrente teologica fu bollata d eresia nel primo Concilio di Nicea. Ci ha poi guidati nella visita la Prof.ssa Sangiorgi Cellini consorte del Confratello Cav.di J.S. dott. Domenico Sangiorgi Cellini. La chiesa, ci ha spiegato la professoressa, consacrata a San Martino di Tours porta però il nome attuale solo dal IX secolo. L’appellativo di “Nuovo” le è stato dato perdistinguerla da un’altra chiesa cittadina, più antica, chiamata essa pureSant’Apollinare.
Fatta erigere da Teodorico re dei Goti nel 505, conserva il più grande ciclo musivo finora conosciuto; fu ini-zialmente chiesa palatina di Teodorico e della sua corte con il nome di Domini Nostri Jesu Christi e venne quindi riconsacrata a San Martino di Tours, difensore della fede cattolica e avversario di ogni eresia. Fu pur -gata su iniziativa del vescovo Agnello, (come s usava in quei tempi), dalle tracce (sebbene solo artistiche in mosaico) dell eresia ariana ma ne furono risparmiati gli ordini più alti del tempio (mosaicati con le “Storie di Cristo” e con i Santi e Profeti), mentre nella fascia più bassa, quella più grande e più vicina all’ osservatore, si procedette a una ridecorazione, che salvò solo le ultime scene con le vedute del Porto di Classe edel Pala-tium di Teodorico, sebbene epurate per una damnatio memoriae di tutti i ritratti, che probabilmente appar-tenevano a Teodorico stesso e ai suoi dignitari.
La basilica assunse il suo nome attuale solo intorno al IX secolo dopo che vi furono allocate le reliquie di san’ Apollinare, primo vescovo di Ravenna, ivi tradotte dall’omonima basilica di Classe per sottrarle al pericolo delle scorrerie dei pirati.
Al termine della visita in tempio Monsignor Gasparini ha condotto gli intervenuti in una riflessione spirituale in occasione della festività di Pentecoste, sviluppando il tema del Dono dello Spirito Santo. E seguita poi la celebrazione della Santa Messa nella bellissima cornice della vicina Chiesa di San Francesco.
Al termine del Sacro Rito, rinfrancato lo spirito, l incontro si è concluso con un conviviale presso il rinomato Circolo dei Forestieri di Ravenna.
In chiusura e prima dei saluti finali il delegato ha illustrato alcuni aspetti attinenti la nostra delegazione e i progetti futuri.