Incontro del 6 aprile 2019
S. Messa e ritiro spirituale in preparazione alla Santa Pasqua
Chiesa di Santa Maria Annunciata a Brunello (VA)
La Delegazione Lombardia ha compiuto il ritiro spirituale di Quaresima, in preparazione alla Santa Pasqua, presso l’antichissima Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Annunciata, nella campagna di Brunello, unitamente ai Confratelli della Delegazione Liguria e Piemonte accompagnati dal loro Delegato l’Illustre Nob. Cav. Gran Croce di Giustizia Avv. Gian Marino delle Piane, godendo della presenza del Presidente della Real Commissione per l’Italia, Balì Gran Croce di Giustizia, S.E. Duca don Diego de Vargas Machuca e del Delegato Vicario Cav. Ing. Gilberto Spinardi.
Le riflessioni spirituali sono state curate dal Cappellano Gran Croce di Merito Rev. Don Fabio Fantoni Vice Primo Cappellano della Real Commissione e Cappellano Capo per il Nord Italia il quale, in apertura, ha ringraziato per l’ospitalità il custode e promotore dell’imponente restauro del complesso risalente al IV secolo, il Rev. Don Gianni.
Il Cappellano Don Fabio ha incentrato le meditazioni sul capitolo della Creazione del Libro della Genesi con l’intenzione di far riflettere su temi attuali di interesse sociale e culturale. Il mondo moderno – precisa il Reverendo – tende ad appellarsi sempre di più alle leggi naturali di creazione, di tradizione, di famiglia e di nuovo genere, dove Cristo non trova nessuna collocazione.
Fra le numerose intense riflessioni, il Reverendo ha voluto far notare in particolar modo che nel Testo Sacro il punto centrale della creazione non è tanto l’Uomo ma la regolazione, nel 4° giorno, di ciò che Dio ha creato, attraverso il principio della luce degli astri che trasmettono armonia con il loro movimento.
Nel nostro presente – specifica Don Fabio – si arriva ad ammettere che ci sia stato un Dio creatore ma non si vuole ammettere che Dio abbia anche regolato tale creazione. Le regole le vuole fare l’uomo.
Si è soffermato, a tal proposito, anche sulla creazione dell’uomo e della donna ed al profondo significato che assume il matrimonio: l’opera di Dio affidata all’uomo.
Dopo la catechesi i Cavalieri hanno potuto apprezzare l’esibizione di un giovane esperto d’organi che ha suonato l’antico strumento presente nello storico luogo di culto.
Successivamente hanno preso parte ad un momento culturale nel quale il Prof. Lucioni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, docente di storia medioevale, ha edotto i presenti sulla storia di queste terre chiamate “Contado del Seprio”, al centro di una delle aree a maggiore densità di testimonianze storico-artistico-religiose del territorio varesino.
Quest’area è attualmente oggetto di studio da parte dell’Università Cattolica di Milano, la quale da diversi anni sta effettuando approfonditi scavi archeologici a seguito del ritrovamento dell’originalissimo e straordinariamente conservato ciclo di affreschi che decora il vano dell’abside della chiesa di Santa Maria foris portas, datato tra il VI e il X secolo, considerato tra le testimonianze più importanti della pittura muraria europea nell’Alto Medioevo e iscritto alla Lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco.
Un’agape fraterna ha concluso la mattinata e contribuito a consolidare un cameratismo genuino.
Nel pomeriggio si è svolta la Celebrazione eucaristica nella quale il Rev. Don Fabio ha meditato le parole del Vangelo sulla resurrezione di Lazzaro, invitando i Confratelli, durante la S. Pasqua, a pensare al dolore come un momento di redenzione. Redimere il dolore – specifica il Reverendo – significa offrirlo, re-imparare la pazienza dell’obbedienza e riscattarlo unendolo al patimento di Cristo.
Riuscire a capire che il nostro dolore possa essere non sanato ma redento diventa un momento liberatorio che solo a noi è concesso, imparando da questo, l’obbedienza.
In conclusione ha preso la parola il Delegato Vicario Cav. Ing. Gilberto Spinardi ringraziando sentitamente il Cappellano Capo Don Fabio Fantoni per le profonde riflessioni offerte. Ha ringraziato infine il Delegato Cav. Avv. Gian Marino delle Piane e gli amici della Liguria e del Piemonte che hanno onorato il ritiro con la loro presenza, auspicando possa essere l’inizio di una compartecipazione fra Delegazioni, nello spirito dell’Ordine.
A cura del Cav. Mo. Luca Di Francesco
Addetto alla comunicazione