Nell’ambito delle attività del Trecentenario di Carlo III organizzato dall’ Ordine Costantiniana, si celebró nella Sala Conferenze dell’Archivio della Corona d’Aragón, nel Palazzo del Vicerre la presentazione del libro Verso la Riforma della Spagna. Il carteggio fra Maria Amalia di Sassonia e Bernardo Tanucci (1759-1760), da parte del suo autore, il professore D. Pablo Vázquez Gestal.
L’opera, composta da due volumi è stata pubblicata a Napoli dall’Istituto degli Studi Filosofici, durante lo scorso anno. Forma parte della collezione “Frontiera d’Europa. Studi e testi”, diretta dal professore Raffaele Ajello, uno dei maggiori specialisti mondiali sul Re Carlo di Borbone e il suo regno nelle Due Sicilie. Ajello è autore di un lungo saggio introduttivo sull’opera, che apre il primo volume, intitolato “La Nascita della Socialità Moderna”. In questo primo volume si trova anche un amplio studio realizzato dall’editore scientifico dell’epistolario, il Professore Vázquez Gestal, attualmente ricercatore presso l’Universidad della Sorbona.
Il secondo volume contiene il testo integrale della corrispondenze tra quella che fu, prima la sovrana delle Due Sicilie (1738-1759) e dopo di Spagna (1759-1760), Maria Amalia Walburga di Sassonia (1724-1760); e il primo ministro toscano que governò la Monarchia delle Due Sicilie durante il primo periodo in cui regnò Ferdinando IV, su concessione di Carlo III. Si compone di un importantissimo apparato critico e varie decine di pagine come allagati.
L’autore è stato presentato da Daniel Aznar, Commissario per la commemorazione del Trecentenario di Carlo III, r Segretario Generale della Reale Commissione per la Spagna dell’ Ordine Costantiniano (che è anche ricercatore associato nell’Università della Sorbona).
Prima di realizzare la presentazione dell’autore, Daniel Aznar, rivolgendosi ai presenti ha presentato un bilancio sulle attività realizzate in occasione del Trecentenario Costantiniano di Carlo III, citando il coinvolgimento attivo in esse di S.A.R. Il Gran Maestro. Ha sottolineato soprattutto le ripetute visite del Duca di Calabria in Catalogna, una fatto particolarmente importante se teniamo in considerazione la crisi politica que la comunità autonoma sta vivendo negli ultimi tempi.
All’atto hanno assistito S.A.R. Il Gran Maestro accompagnato dei Presidenti delle Reali Commissioni di Spagna e di Francia, il Eccellentissimo Sr. Duca di Hornachuelos e S.A.R. Il Principe Carlo Emanuele di Borbone-Parma, e di altri membri della Reale Deputazione, nonchè di numerose cariche e reppresentanze dell’Ordine in Spagna ed Italia. Tra i presenti vi era anche S.A.I. e R. l’Arciduca Johannes d’Austria e di Borbone-Due Sicilie, nipote del Gran Maestro.
Tra il pubblico vi erano diversi rappresentanti del mondo universitario e intellettuale, così come diversi membri della società barcellonese e spagnola.
Dopo la presentazione dell’opera si è aperto un animato spazio di dibattito con l’autore che ha evidenziato l’interess suscitado por la brillante esposizione dell’autore.
Al termine dell’evento è stato offerto ai presenti un vino spagnolo nella Galleria alta del Palazzo.
La primera Reina de las Dos Sicilias, fundadora de la actual dinastía de los Grandes Maestres
Fue hija de Federico Agusto II, príncipe-elector de Sajonia y después rey de Polonia y gran duque de Lituania (como Augusto III); y de la archiduquesa María Josefa de Austria, hija del emperador José I.
Con apenas catorce años contrajo matrimonio con Carlos, entonces rey de las Dos Sicilias y de Jerusalén. A pesar de que se trataba de un matrimonio concertado, Amalia y Carlos se mantuvieron muy unidos, y el rey, al enviudar, no volvió a contraer matrimonio. La boda se celebró por poderes en el Palacio de Dresde, en Sajonia, el 9 de mayo de 1738 y la celebración fue en Nápoles el 9 de junio de ese año.
La reina Amalia participó en la política de las Dos Sicilias con el acuerdo de su esposo. Juntos tuvieron 13 hijos, de los que sobrevivieron hasta alcanzar la edad adulta 8. Entre ellos se cuentan Carlos IV de España y Fernando IV de las Dos Sicilias (a partir de 1816, Fernando I del Reino de las Dos Sicilias), de los que descienden las actuales Casas Reales de España y de las Dos Sicilias.
En 1759 falleció el rey Fernando VI de España, hermano de Carlos, sin descendencia, y Amalia acompañó a su esposo a España para ocupar el trono. A la reina María Amalia se le debe la introducción en España de la costumbre navideña del belén o “nacimiento” de origen napolitano (Il preseppe).
En septiembre de 1760, apenas dos años después de su llegada a España, María Amalia murió a causa de una tuberculosis. Carlos III señaló: “En 22 años de matrimonio, éste es el primer disgusto serio que me da Amalia”.
El Epistolario de la Reina Amalia con Bernardo Tanucci, publicado por Vázquez Gestal, corresponde al año que transcurrió entre la partida de Nápoles de la soberana y su muerte.
Pablo Vázquez Gestal è uno dei maggiori conoscitori di Carlo III tra gli storici della sua generazione. Le sue ricerche si sono concentrate sulla reppresentazione della maestà reale nei regni di Napoli e di Spagna durante l’ultima parte del secolo XVII e il secolo XVIII. È autore di due monografie, l’ultima delle quali è dedicata a l’altro monarca della Casa di Borbone, Filippo V e alla sua consorte, Isabella Farnesio (Una nueva majestad. Felipe V, Isabel de Farnesio y la identidad del la Monarquia. 1714-1729, Madrid, Marcial Pons-Fundación Pablo de Olavide, 2013).
Vázquez Gestal ha formado parte del Comité Científico del Tercer Centenario de Carlos III organizado por la Orden Constantiniana y la Real Comisión para España.
La dimensione benefica di una iniziativa culturale.
L’autore ha generosamente donato parte dell’edizione dell’opera a favore dell’Ordine Costantiniano affinchè questo potesse distribuirla agli interessati a cambio di una donazione destinata all’opera benefica della Sacra Milizia (concretamente alla campagna di restauro, della Chiesa di Santiago degli Spagnoli di Napoli).
L’opera può essere acquistata contattando l’Ordine Costantiniano attraverso lo stesso sito web.
(secretariageneralrc@ordenconstantiniana.es).