Relazione incontro 28 marzo 2019
S. Messa e conferenza di S.E.R. Mons. Enrico dal Covolo Vescovo titolare di Eraclea
Discussione sulla cosiddetta “svolta costantiniana”: cause ed effetti
Nell’incontro di marzo la Delegazione Lombardia ha beneficiato della presenza di S.E.R. Mons. dal Covolo SDB, Vescovo titolare di Eraclea, Rettore della Pontificia Università Lateranense, Assessore del Pontificio Comitato di Scienze Storiche e, da poco, nominato Cattedratico dell’Accademia Ambrosiana, il quale ha celebrato la memoria liturgica, assistito dal Vice Primo Cappellano della Real Commissione e Cappellano Capo per il Nord Italia, Rev. Don Fabio Fantoni, dal Cappellano di Delegazione Rev. Don Federico Gallo, Direttore della Biblioteca Ambrosiana e dal Cappellano Rev. Don Maurizio Ormas, docente alla Pontificia Università Lateranense.
Dopo aver celebrato la S. Messa il Vescovo S.E.R. Enrico dal Covolo ha tenuto una conferenza, nella Sala dei Cavalieri Costantiniani dell’antica Sacrestia, dal tema la “svolta costantiniana”, in presenza del Presidente della Real Commissione per l’Italia S.E. Duca Don Diego de Vargas Machuca, Bali Gran Croce di Giustizia decorato con Collare, e del Delegato Vicario Cav. Ing. Gilberto Spinardi.
Nella conferenza il Vescovo dal Covolo ha presentato la discussione che è ancora in corso, sulla cosiddetta “svolta costantiniana” e sulle sue cause ed effetti, basandosi sul volume da Lui curato in occasione del 1700° anniversario dalla Battaglia di Ponte Milvio, contenente gli atti del Convegno Internazionale di Studio, intitolato “Costantino il Grande, alle radici dell’Europa”.
Ha omaggiato i presenti con un fascicolo di riferimento che riassume i termini fondamentali di questa discussione, evidenziandone alcuni aspetti.
Innanzitutto – spiega Sua Eccellenza – l’indagine storico-religiosa mostra che le radici della “svolta costantiniana” vanno cercate più indietro nel tempo, risalendo agli imperatori Severi (193-235), i precursori di questa svolta, per cui l’alleanza tra impero romano e religione cristiana, sancita da Costantino, non possiede quel “carattere rivoluzionario esplosivo” che certa manualistica ancor oggi le attribuisce.
La cosiddetta “svolta costantiniana” va collocata quindi su un ampio sfondo storico-religioso ai fini di una corretta interpretazione.
In verità – prosegue nella Sua sintesi Mons. Dal Covolo – la “svolta costantiniana” ubbidiva alla politica religiosa della tradizione classica, soprattutto romana: la protezione della divinità, e il culto senza impedimenti che la propiziava, erano considerati indispensabili per la stabilità delle istituzioni civili.
Si crea cosi un anello inscindibile tra religione e politica.
Di fatto occorreva, non già sganciare i due anelli religione e politica, ma piuttosto sostituirne uno, il culto pagano con il culto cristiano, pur lasciando intatto il sistema del raccordo tra politica e religione – unica garanzia di sopravvivenza per l’impero nella tradizione greco-romana -.
Mons. dal Covolo ha inoltre approfondito l’ideologia religiosa imperiale, al centro di questa discussione.
La “svolta” fondamentale – che inaugura i nuovi rapporti tra Chiesa e l’impero – è segnata dalla conversione di Costantino e dalla pubblicazione dell’Editto di Milano dando inizio ad una delle rivoluzioni più importanti che la Chiesa abbia mai conosciuto.
Al termine della conferenza il Presidente della Real Commissione per l’Italia ha omaggiato Sua Eccellenza con il libro “Costantino a Milano, l’Editto e la sua storia 313-2013”. Un importante volume realizzato dai Dottori dell’Ambrosiana in collaborazione con l’Accademia Pontificia di Scienza e Storie, per mezzo del generoso finanziamento del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, considerato, da molti esperti, una pietra miliare per lo studio dell’Editto.
A cura del Cav. Mo. Luca Di Francesco
Addetto alla comunicazione