Il giorno 19 settembre Festa del Santo Patrono Gennaro su invito di S.E. il Duca Riccardo Carafa d’Andria Presidente della Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro, alle ore 9.00 precise S.A.R. il Principe Don Pietro di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Calabria, Conte di Caserta, indossando il Collare di Gran Maestro del Real e Insigne Ordine di San Gennaro, ha fatto il suo ingresso nel Duomo di Napoli accolto dalla folla assiepata. Don Pietro si trovava accompagnato, tra gli altri, dal Presidente della Commissione Reale per l’Italia dell’Ordine Costantiniano, S.E. il Duca D. Diego de Vargas-Machuca, da S.E. l’ambasciatore D. Carlos Bárcena, consigliere di governo della Reale Deputazione dell’Ordine, nonché dall’Onorevole cav. avv. Paolo Rivelli, Presidente del Real Circolo Francisco II.
Dopo essere stato introdotto nella Cappella di San Gennaro dal Duca d’Andria e dagli altri membri della Deputazione, che lo hanno accolto calorosamente, ha firmato l’albo d’oro della Deputazione, ed è poi stato accompagnato sull’altare al posto d’onore tra il Sindaco di Napoli de Magistris e il Presidente della Regione Campania De Luca.
Ha assistito alla cerimonia suggestiva ed emozionante, culminata con il bacio della teca contenente le ampolle, dopo che il S.Em.Rev.ma il Cardinale Sepe aveva comunicato che in realtà il sangue era insolitamente sciolto dalla sera prima, proprio in coincidenza dell’arrivo di Don Pedro a Napoli, per una singolare coincidenza, che comunque è di buon auspicio!
Quando però durante la sua omelia il Cardinale Sepe saluta la presenza delle autorità, dal popolo dei fedeli arriva un solo fragoroso applauso, solo dopo aver pronunciato il Principe Don Pietro di Borbone, Duca di Calabria. Al termine il Capo della Real Casa ha potuto visitare il museo del Tesoro di San Gennaro guidato dal suo direttore il dott. Paolo Iorio.
Dopo essersi congedato da S.E. il Duca Riccardo Carafa d’Andria, a cui ha donato uno splendido volume di storia della Famiglia Borbone, il Duca di Calabria si è immerso nelle strade e vichi della Napoli del centro storico, tra l’entusiasmo della gente a cui ha dispensato sorrisi, abbracci, fotografie e persino un bacio regalato in affettuoso abbraccio da una signora. Ha visitato alcune botteghe d’arte presepiale, quella della famiglia D’Auria, dei fratelli Capuano e di Marco Ferrigno.
E’ seguito un pranzo tipico a base di prodotti tipici campani, come tradizione in casa del Cav. Ettore Corrado Araimo, di proverbiale ospitalità, a Palazzo Spinelli di Laurino, nel cuore del centro storico, accolti nel cortile dalle note del Trio Esperidi, con un repertorio di canzoni popolari.