Messa e conferenza del Cappellano Mons. Marco Navoni, Dottore della Biblioteca Ambrosiana: «I 100 disegni più belli del Codice Atlantico»
Nel consueto appuntamento mensile i Cavalieri della Delegazione della Lombardia hanno assistito alla celebrazione eucaristica officiata dal Cappellano Rev. Don Federico Gallo, Direttore della Biblioteca Ambrosiana e dal Rev. Don Maurizio Ormas, docente presso la Pontificia Università Lateranense; successivamente hanno preso parte alla conferenza del Rev. Mons. Marco Navoni sui 100 disegni più belli del Codice Atlantico, in presenza del Presidente della Real Commissione per l’Italia, Balì Gran Croce di Giustizia, S.E. Duca don Diego de Vargas Machuca e del Pro-Delegato il Cav. Ing. Gilberto Spinardi.
Nella celebrazione di questa memoria liturgica viene festeggiata la dedicazione della Basilica Romana Lateranense: 9 novembre, giorno in cui è stata consacrata al Signore. Il Rev. Don Gallo sottolinea nell’omelia, l’importanza della dedicazione delle Basiliche riportandosi a quanto citato nella prima Lettura del giorno, dove Salomone chiede a Dio di ricordarsi del Suo Popolo in quel tempio costruito in Suo nome: “Ascoltali dal luogo della tua dimora, dal
cielo; ascolta e perdona”.
Questa ricorrenza ha un valore molto speciale per noi – continua il Reverendo – in quanto questa Basilica è stata costruita da Costantino come sede dei Vescovi di Roma, e la sua celebrazione è segno dell’amore e dell’unità con il Romano Pontefice. E’ pertanto la Basilica più importante della cristianità, la Chiesa Madre. Per noi Cavalieri Costantiniani è motivo di orgoglio. Pensare alla Chiesa – conclude Don Gallo – vuole dire pensare al Corpo Mistico della Chiesa, formato da tutti i cristiani, ovvero noi che costituiamo il Corpo di Cristo.
Meritare questo significa fare bene la propria parte.
La successiva conferenza ha visto l’esposizione di Mons. Navoni nell’ambito del Ciclo di presentazione dei Confratelli all’interno del programma culturale curato dal Cav. Prof. Edoardo Brioschi, docente presso l’Università Cattolica di Milano, apertosi lo scorso gennaio con l’intervento del Prefetto dell’Ambrosiana Mons. Franco Buzzi sulla sfascicolatura epocale del Codice Atlantico e proseguito a marzo con l’esposizione del Cav. Luca Di Francesco sulla Pala d’Altare da lui realizzata per la prestigiosa Fondazione RUI. Mons. Navoni è stato Direttore della Pinacoteca Ambrosiana dal 1991 al 2013, acquisendo in questo modo competenze anche nell’ambito della storia dell’arte e della museologia. Ha collaborato alla grande campagna di sfascicolazione del Codice Atlantico ed alle mostre cicliche dei fogli leonardiani in sala Federiciana.
Si è occupato lui stesso del genio Da Vinci ed ha voluto produrre, in collaborazione con il Prefetto Mons.
Buzzi i volumi “Aula Leonardi” ed “I segreti del Codice Atlantico”. Questi due progetti propongono al grande pubblico mostre tematiche estratte dal cospicuo contenuto di documenti di Leonardo presenti in Ambrosiana, raccogliendo i disegni più interessanti su tematiche specifiche, rendendoli abilmente accattivanti anche ai meno esperti.
Il primo volume “Aula Leonardi” vuole presentare Leonardo a Milano e la storia del Codice Atlantico, dai connotati affascinanti, avventurosi, addirittura romanzeschi – spiega Mons. Navoni – e soprattutto presentare alcune opere di Leonardo come ad esempio il musico e le opere dei Leonardeschi, i discepoli ed i pittori che si rifacevano a Leonardo.
Il secondo volume “I segreti del Codice Atlantico” raccoglie con grande accuratezza i 100 disegni più belli in grado di coinvolgere intensamente anche i meno pratici, con una specifica divisione in capitoli: le macchine belliche, le macchine civili, le architetture e l’ingegneria, gli studi sul movimento etc.
Una caratteristica che lo ha reso particolarmente allettante è anche l’aggiunta di un collegamento ipertestuale presente in ogni disegno capace di rimandare ad un video nel quale prende vita, in una ricostruzione tridimensionale e funzionante, ogni idea di Leonardo, anche quella da lui mai concretizzata.
Questa cura particolare – conclude Mons. Navoni – sta riscontrando un notevole interesse (in particolare nella versione inglese), maggiore, rispetto alle pubblicazioni prettamente di tipo scientifico e permette di far giungere la conoscenza di Leonardo ad un pubblico sempre più vasto.
Cav. Mo. Luca Di Francesco
Responsabile della Comunicazione