Viterbo, 1° dicembre 2019 – Domenica 1° dicembre 2019 si è svolto l’incontro prenatalizio della Delegazione della Tuscia e Sabina del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. La Santa Messa è stata officiata presso la Chiesa della SS. Trinità di Viterbo da S.E. Mons. Pierluigi Celata, Nunzio Apostolico, Arcivescovo titolare di Doclea, Vice Camerlengo emerito di Santa Romana Chiesa, già Segretario del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso e Segretario della Commissione per i rapporti religiosi con i musulmani. Concelebrante Padre Juraj Pigula, O.S.A., Priore della Comunita Agostiniana della Trinità di Viterbo. Hanno accompagnato musicalmente la Celebrazione Eucaristica il tenore Alessandro Camilli e l’organista Elena Camilli.
La Real Deputazione per l’Italia è stata rappresentata dal Vice Presidente Vicario S.E. il Principe Don Flavio Borghese, Nobile di Corneto. Presenti, oltre il Delegato Cav. Gr. Cr. P.O. Nob. Avv. Roberto Saccarello, il Pro Delegato Dott. Sandro Calista, il Segretario Generale Dott. Alessio Lamoratta, S.E. il Marchese Marco Leone di Cusano, il Responsabile della comunicazione della Real Commissione per l’Italia Vik van Brantegem, le più alte autorità Militari della Città e la Comunità Agostiniana Viterbese, nella persona del Priore della Comunità Agostiniana della Trinità e del Capellano della Delegazione, Padre Rocco Ronzani, O.S.A.
Sono intervenuti numerosi Cavalieri con le loro famiglie che si sono poi intrattenuti in un agape conviviale presso il Refertorio del Cenacole del Convento attiguo alla Chiesa.
In ottemperanza ad una consolidata tradizione, la Delegazione ha raccolto un’offerta che verrà devoluta, alla presenza del Vescovo Diocesano Mons Lino Fumagalli, alla Casa di accoglienza per madri in difficoltà “Madre Teresa di Calcutta” di Viterbo: tale iniziativa benefica è volta, oltretutto, al contrasto della terribile piaga dell’aborto.
La Chiesa della Santissima Trinità, nota fra i viterbesi come Chiesa della Madonna Liberatrice, è una delle tantissime chiese della Città dei Papi, che custodisce una storia antica. La chiesa originaria risale al 1200 e l’appellativo di Madonna Liberatrice deriva da un’antica storia. Secondo le testimonianze e i racconti dei cronisti dell’epoca, il 28 maggio del 1320 il cielo della città si riempì di demoni e forze del male. Improvvisamente avvenne il miracolo. Ai cittadini apparve la Vergine SS., venerata in una cappella della chiesa della Trinità, che invitò tutti a pregare davanti alla sua immagine. Le persone si riunirono nella chiesa ed implorano l’aiuto della Madonna.
La città fu liberata dai demoni e all’immagine della Vergine fu dato il nome di Madonna Liberatrice di Viterbo. Dopo il restauro nel 1421 a seguito di un incendio che l’aveva gravemente danneggiata, il luogo di culto è stato completamente ricostruito nel 1700, poiché si era rivelato inadeguato per l’elevata affluenza di devoti che partecipavano alle celebrazioni religiose. Costruita su pianta a croce latina, rappresenta un’armonica fusione fra barocco e neoclassico, luminosa grazie ai tre grandi finestroni presenti sui lati. Tante le opere d’arte che abbelliscono le pareti interne della chiesa, in particolare sono presenti affreschi risalenti al 1700. Nel transetto destro si trova la cappella della Madonna Liberatrice con intorno all’immagine della Madonna e sulle pareti laterali numerosi ex voto d’argento. Una bella ed imponente facciata accoglie i visitatori.